Racconti in sala d'attesa
Favole dell'attesaCari amici dei racconti,
ogni tanto mi fermo a pensare...ma esistono gli amici dei Racconti? Quanti saranno?
La squadra dei Racconti ha voluto fortemente questo sito per creare un luogo (insieme alla nostra pagina Facebook) in cui raccontare in maniera trasparente il nostro progetto e il cammino che stiamo facendo. Nella colonna a destra trovate tutti gli ospedali in cui abbiamo portato i Racconti in sala d’attesa e manca ancora l’elenco (ma ci stiamo lavorando) degli ospedali raggiunti dai clown di Vip Italia e Vip Roma. Un luogo anche in cui ricevere le vostre idee e le vostre proposte. I 12 autori hanno scritto con amore e per amore il loro racconto, ma il progetto cresce solo se siamo in tanti.
Non a caso per questo post ho scelto la foto di un caro amico, Fabio Esposito, con una famiglia molto numerosa.
Io immagino il cammino dei Racconti in sala d’attesa, proprio come una colazione a casa Esposito: molto colorata e con tanti posti a sedere.
Dopo l’incredibile trasferta a Ischia i racconti in sala d’attesa si sono presi una lunga pausa. Ora siamo tornati al lavoro. L’autunno è sempre la stagione dei buoni propositi. Ecco la nostra lista
1) Compilare una cartina di tutti gli ospedali in cui abbiamo portato i Racconti
2) Contattare tutti gli ospedali in cui nel 2013 abbiamo portato i Racconti e capire se il progetto funziona, cosa dicono e cosa chiedono i pazienti. Cosa ha funzionato e cosa possiamo migliorare.
3) Trovare nuovi lettori che comprino il libro per portarlo insieme in molti nuovi ospedali. Ancora non siamo arrivati in Sicilia, Sardegna, Calabria, Basilicata, Umbria, Marche, Veneto, Piemonte, Trentino..... ( spero che i clown mi contraddicano).
Se siete lettori dei Racconti aiutateci a crescere. Quando è partito questo progetto non avevamo le idee chiare. Ora grazie anche all’aiuto di motli di voi e cito solo Elisabetta Bucciarelli, per l’impegno silenzioso e instancabile, ma la lista è lunga e tutta di collaboratori instancabili e silenziosi, abbiamo le idee molto chiare: Vogliamo arrivare in tutti gli ospedali italiani e non solo. Vogliamo dare vita a un progetto culturale che porti la lettura di qualità lì dove c’è tempo per leggere, ma non ci sono i libri. Cominciamo dagli ospedali e siamo pronti ad arrivare ovunque.
Avete voglia di seguirci e aiutarci? Io sogno una colazione a casa Esposito alla milionesima potenza. E tutti con una tazza di latte, un biberon, una tazzina di caffè...e un libro.